Terroir: fascino e identità del vino in una parola
Si beve e si parla di vino. E dal calice riemerge una parola francese. Bella e musicale. Forse, intraducibile: terroir. In inglese viene declinata come soil. In italiano diventa, in modo sbrigativo, terreno o territorio. Gli spagnoli parlano di tierra, terruno o comarca. Suolo, terra arabile o paese natale che sia, il terroir è qualcosa in più di un semplice luogo.
Certo, indica una terra vocata. È, comunque, la “piccola patria” di un prodotto. Ma dentro c’è l’uomo che vive in quella terra, la sua storia personale, la gente che lo circonda. L’identità di un territorio. Il tempo, la memoria e la passione che occorrono per lasciare il segno di una emozione. In un sorso di vino, la vita e le stagioni. La vigna e le sue radici profonde, immerse nella Storia.
Cultura e colture, insieme: dentro un bicchiere c’è tutto un mondo. La parola compare già a partire dal XII secolo (scritto in vari modi: tieroer, terroier… inteso sostanzialmente come sinonimo di terreno o di terra) ma conosce presto l’oblio, per riemergere con Foucault a metà Novecento. Il concetto di terroir raccoglie tutti i fattori che influenzano il vino che entrerà nel tuo bicchiere, fattori attivi dalla vigna alla cantina. Ovvero: il suolo su cui cresce la vite, il clima, la tipologia di vitigno, l’esposizione e la forma del versante, ma anche il vignaiolo che l’ha fatto, con le sue idee e la sua sensibilità oltre che con la sua tecnica. Tutte le componenti che determinano le caratteristiche del vino, tutte assieme, identificano un ambiente univoco e all’insegna di questa unicità si definisce la magia del vino.
La nostra azienda vitivinicola si estende sulle colline che fiancheggiano ad est la cittadina di Assisi, terra di una secolare tradizione vinicola ed olearia. I terreni calcarei di medio impasto, poveri di materia organica, ricchi di scheletro e sali minerali sono ottimi per le colture selezionate. Una condizione ideale per la vite, che affonda le radici in un terreno arido permeabile, capace di arricchire il corredo organolettico delle uve di particolari componenti saline. Inoltre, noi crediamo che soltanto un’agricoltura saggia e consapevole, basata sull’osservazione e su una cosciente e rispettosa domesticazione del mondo naturale, applicata come vero atto d’amore, può materializzarsi in un’uva di gusto e in un vino autentica espressione e narrazione del nostro lavoro e del territorio.
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